Di templi a Kyoto ce ne sono tanti.
Il nostro preferito è stato il Fushimi Inari Taisha, nella zona sud-Est della città. Ci siamo arrivati a piedi dal nostro Airbnb, ma si può raggiungere facilmente dalla stazione JR Inari (JR Nara Line). Il santuario è immerso nella natura, ed è famoso per i suoi torii rossi disposti in un sentiero tortuoso che si estende per più di 4 km e sale fino alla cima della montagna chiamata anch’essa Inari (233 metri sopra il livello del mare).

Seguendo i suggerimenti della guida e dei vari blogger/vlogger che hanno visitato il Fushimi Inari Taisha (qui i nostri preferiti Kyde & Eric), siamo arrivati intorno alle 8 di mattina. E’ stata un’ottima scelta, visto che alla nostra discesa dalla montagna (circa 11.30), il santuario era veramente affollatissimo!
Il Fushimi Inari Taisha è dedicato ad Inari, la Dea Shinto del riso, e le volpi (kitsune), presenti lungo tutto il percorso, sono le messaggere di Inari.

All’ingresso del Fushimi Inari si trovano una serie di templi Shinto e luoghi di preghiera, ma la vera attrazione è al di là di questi edifici. Addentrandosi nella foresta, si raggiunge il famoso tunnel di torii rossi.
Ognuno dei torii è stato donato da un’azienda giapponese, il cui nome è inciso sul torii stesso, insieme all’anno in cui è stato “piantato”. A metà percorso si trova anche un comodo prezziario, nel caso qualcuno fosse interessato a fare una donazione.
A metà sentiero si raggiunge uno spiazzo, la Yotsutsuji intersection, da cui si può ammirare una splendida vista di Kyoto… da lontano si può anche intravedere la sede della Nintendo!
La maggior parte dei visitatori torna indietro dopo questo punto, ma noi abbiamo deciso di proseguire. E’ una piacevole passeggiata in mezzo alla natura, con una serie di diversioni in cui sono presenti molteplici santuari e quel che crediamo essere antichi cimiteri. Comunicazione di servizio – durante il percorso troverete dei ragni GIGANTI! A quanto pare sono ancora più terrorizzanti di notte, dato che sono illuminati dalle lanterne che vengono accese dopo il tramonto.